Da tempo seguo con grande interesse lo sviluppo tecnologico dell'esoscheletro come opportunità di ridonare autonomia a persone che purtroppo si trovano nella condizione di non essere autosufficienti nella deambulazione.
Proprio oggi leggo che la NASA ha messo appunto questa stupenda tecnologia al momento a disposizione degli astronauti per il loro recupero dal rientro dello spazio. Infatti la lunga permanenza in condizioni di assenza di gravita' causa problemi al loro apparato scheletrico e muscolare.
Ora che questo sogno (e pensare che la mente fantastica di un fumettista l'aveva già ideato!) sembra poter diventare realtà, vedo aprirsi una speranza a chi aspetta da tempo che la ricerca e la scienza mettano al centro le nostre fragilità. Non solo, credo fermamente che non si tratti solo di creare delle stampelle costose per pochi eletti ma dei possibili primi passi per una creare economia sociale e in cui lo sviluppo tecnologico sarà al servizio di tutti coloro che ne avranno realmente bisogno.
Sforziamoci di considerare che tutti noi abbiamo capacità diverse e che solo nutrendo e coltivando queste nostre peculiarità e mettendole in relazione con chi incontriamo potremo crescere come società. Seppur nelle sue drammatiche conseguenze questa crisi ci sta offrendo l'occasione di osservare e apprendere. Vi chiedo di smettere di guardare con segreta commiserazione chi è diverso, ma di sospendere dai vostri occhi l'incredulità, per strabiliarvi nello scoprire tanta forza e determinazione in chi combatte per trovare un proprio posto nel mondo, qualunque sia la sua condizione.
Io non avrei compreso il linguaggio del volto di mio figlio Jacopo se lui parlasse come tutti.
Invece ho la possibilità di riscoprire che anche una sua piccola espressione mi trasmette un mondo di pensieri.
Il mio e' un vantaggio unico perché se mai mi trovassi difronte ad un'altra diversa umanità lui mi avrebbe insegnato a comprenderla.
Grazie Giuliana
L'UOMO DEVE AVERE SOLO LA PAZIENZA DI GUARDARE
L'UOMO DEVE ESSERE CAPACE DI RICORDARE
PERCHÉ QUESTO PICCOLISSIMO PIANETA CI DONA TUTTO
Proprio oggi leggo che la NASA ha messo appunto questa stupenda tecnologia al momento a disposizione degli astronauti per il loro recupero dal rientro dello spazio. Infatti la lunga permanenza in condizioni di assenza di gravita' causa problemi al loro apparato scheletrico e muscolare.
Ora che questo sogno (e pensare che la mente fantastica di un fumettista l'aveva già ideato!) sembra poter diventare realtà, vedo aprirsi una speranza a chi aspetta da tempo che la ricerca e la scienza mettano al centro le nostre fragilità. Non solo, credo fermamente che non si tratti solo di creare delle stampelle costose per pochi eletti ma dei possibili primi passi per una creare economia sociale e in cui lo sviluppo tecnologico sarà al servizio di tutti coloro che ne avranno realmente bisogno.
Sforziamoci di considerare che tutti noi abbiamo capacità diverse e che solo nutrendo e coltivando queste nostre peculiarità e mettendole in relazione con chi incontriamo potremo crescere come società. Seppur nelle sue drammatiche conseguenze questa crisi ci sta offrendo l'occasione di osservare e apprendere. Vi chiedo di smettere di guardare con segreta commiserazione chi è diverso, ma di sospendere dai vostri occhi l'incredulità, per strabiliarvi nello scoprire tanta forza e determinazione in chi combatte per trovare un proprio posto nel mondo, qualunque sia la sua condizione.
Io non avrei compreso il linguaggio del volto di mio figlio Jacopo se lui parlasse come tutti.
Invece ho la possibilità di riscoprire che anche una sua piccola espressione mi trasmette un mondo di pensieri.
Il mio e' un vantaggio unico perché se mai mi trovassi difronte ad un'altra diversa umanità lui mi avrebbe insegnato a comprenderla.
Grazie Giuliana
L'UOMO DEVE AVERE SOLO LA PAZIENZA DI GUARDARE
L'UOMO DEVE ESSERE CAPACE DI RICORDARE
PERCHÉ QUESTO PICCOLISSIMO PIANETA CI DONA TUTTO
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